QUALI TROFEI?

dove sono gli atleti?

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  1. Rapy
     
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    con quel che costan ultimamente le trasferte e con i chiari di luna all'orizzonte, ci si pensa una volta in piu': = 1 .

    e che qui nel pattinaggio alla fine volenti o nolenti ci si arrangia...

    Per talune federazioni legate solo ai contrubuti statali ecco la notiziola.:

    Tagli allo sport italiano nella Finanziaria 2009, Coni preoccupato

    31/10/2008



    Basta toccare le tasche degli italiani e l'effetto è immediato: di rabbia. Per ora composta, ma prevedere i futuri stati d'animo ancora più agitati non è poi difficile, qualora i tagli diventassero realtà. La storia di soldi parte dalla Finanziaria 2009 che prevede al momento una drastica riduzione del finanziamento previsto al Coni: il disegno di legge berlusconiano prevede un taglio del 25 per cento, vale a dire 113 milioni di euro sui 450 previsti. Due conti e al Coni ne resterebbero 337. Una bella botta non c'è che dire. Gianni Petrucci, presidente del Coni pronto ad essere riconfermato quando annuncerà la sua ricandidatura considerata la forza sua rispetto a quella dell'avversario, Franco Chimenti, attuale numero 1 del golf, non nasconde la sua preoccupazione: «Comprendo il difficile momento del Paese, da parte mia non c'è alcun spirito polemico, ma se i tagli verranno riconfermati, l'attività di alcune federazioni verrebbe paralizzata. Non si dimentichi che queste federazioni, avendo poche altre entrate, vivono al 90 per cento con il contributo del Coni».
    In allarme sport come canoa, canottaggio, equitazione e molti altri ancora, che campano con i soldi del Coni, ma dorme preoccupata anche sua maestà Federcalcio. E sì, perché l'effetto taglio è a cascata, riguarda tutti, poveri e ricchi, compreso l'amato pallone. «La Federcalcio si ritroverebbe ad avere — puntualizza Petrucci — 28 milioni di euro in meno». Non c'è da star allegri, anche perché Petrucci dovrebbe affidarsi all'aiuto di Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega e pieni poteri sullo sport. Il politico ci tiene allo sport, ma finora le sue dichiarazioni sono state fin troppo prudenti, non certo da battaglia. Comprensibile atteggiamento da uomo di governo, meno se si pensa all'uomo di sport. Buttandola in politica, e rimanendo sempre nella maggioranza, può darsi che una mano possa darla al Coni Manuela Di Centa, ex fuoriclasse del fondo, attuale parlamentare e membro Cio: chissà mai che una sua parolina possa avere efficacia per una revisione dei conti governativi. Prevedibile invece l'appoggio a Petrucci e allo sport dell'opposizione.
    Il calcio, ovviamente sensibile a un simile taglio, 28 milioni di euro non sono certo briciole, ha dato subito un segnale di grande attenzione. Difatti, il Comitato di presidenza della Federazione ha deciso di posticipare il suo bilancio a dicembre «...al fine di acquisire tutte le informazioni relative ai contributi che il Coni erogherà alla Figc, così come a tutti gli altri organismi sportivi, alla luce dei consistenti tagli dei finanziamenti attualmente previsti per il sistema sportivo nazionale». La nota federale, al di là dei toni burocratici, è chiara nella sua frenata tattica: posticipiamo il bilancio, stiamo alla finestra, vediamo cosa accade, magari lavoriamo di lobby. Magari insieme a Petrucci, al quale Abete, presidente della Federcalcio, conferma «piena fiducia perché, interpretando come sempre le aspettative e le esigenze del mondo del calcio e dello sport, possa ottenere i maggiori risultati possibili per continuare a garantire un sufficiente finanziamento per l'attività sportiva».. Non c'è che dire, un bel volantino elettorale per Petrucci, atteso alle prossime elezioni del Coni.

    Corriere della Sera




     
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23 replies since 30/10/2008, 19:34   405 views
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